Definizione di Pranopratica
La Pranopratica è un sistema terapeutico naturale antico quanto l’uomo, che si avvale dell’utilizzo del Prana, trasmesso attraverso uno sfioramento delle mani del pranopratico sul corpo del paziente.
Cos’è il Prana?
Prana è un termine sanscrito e il suo significato è Energia Vitale, Respiro, Luce.
E’ la forza che permea tutto l’Universo, il primo atto della creazione.
All’inizio del Vecchio Testamento, Dio proclama “Sia fatta la Luce” e con questo atto dà inizio al Tutto. Il Cristianesimo lo chiama Spirito Santo, i Cinesi lo chiamano Chi: è l’energia vitale, senza la quale nulla esisterebbe.
Questa energia (dal greco energheia, ovvero azione efficace, capacità di compiere un lavoro) è la forza catalizzatrice che dà origine a tutte le manifestazioni naturali, dalla germinazione delle piante, al verificarsi dei fenomeni atmosferici, alla trasformazione del cibo in sangue.
Cos’è la Pranopratica?
Tutti gli organismi viventi per mantenersi in vita e in buona salute, debbono essere pervasi in maniera ottimale da questa energia pranica, o bioenergia o ancora energia vitale, non quantificabile e non qualificabile. Ogni essere vivente interagisce con il resto dell’universo, per cui la trasmissione di energia pranica è un fenomeno che avviene di continuo, con modalità sempre diverse.
La Pranopratica è l’effetto di una trasmissione di energia compiuta da un’emittente umana (il pranopratico, ovvero una persona in grado di influenzare il campo magnetico) nei confronti di un ricevente (il paziente).
Come funziona la Pranopratica?
Immaginiamo di materializzare il Prana come un raggio luminoso e di entrare in una stanza buia, il corpo sofferente.
Accendere la luce significherà eliminare il malessere.
Il Prana agisce come l’unità luminosa della lampadina, portando luce dove prima era buio.
L’azione non è meccanica e i tempi di reazione sono lunghi, perché un organismo sofferente ha capacità limitate di assorbire le vibrazioni e di espellere lo squilibrio. Ma la pranopratica è la dimostrazione che la migliore medicina che l’umanità abbia è l’ uomo stesso, prima ancora che i suoi farmaci.
Pranopratica Curativa:
agire sul soggetto, non sul malessere.
Secondo la filosofia della cura mediante le energie bioradianti, il sintomo è la manifestazione ultima di un disagio psichico o emozionale, e può essere sconfitto. Non esisterebbe dunque un malessere cronico, ma un atteggiamento mentale che il malato si ostinerebbe a perpetrare, e che determinerebbe il suo stato fisico.
Secondo la teoria psicosomatica, nessun malessere è irreversibile, nel rispetto, ovviamente, delle leggi naturali e del percorso di ognuno.
Cosa fa il Pranopratico?
Il pranopratico è in grado di affrontare qualsiasi squilibrio, superando il concetto di scala di gravità delle malattie determinata dalla scienza ufficiale.
Il vero scoglio da superare è l’attaccamento dell’individuo al malessere, cioè alla motivazione che lo ha portato a procurarsi quel sintomo.
Il compito del pranopratico è di rimuovere i blocchi energetici, andandone a sciogliere la causa. Non si tratta di eliminare un sintomo, ma la motivazione profonda che ha generato il blocco energetico.
La seduta di pranopratica, all’inizio funziona come un ottimo analgesico: il disagio scompare, e il soggetto prova un immediato sollievo. Ma l’effetto anestetizzante non dura nel tempo, e prima o poi gli stessi malesseri lamentati precedentemente tornano.
Il compito dell’operatore è lavorare per arrivare a determinare la motivazione prima della malattia; il soggetto in cura, se vuole veramente guarire, non può rimanere un passivo fruitore di un rimedio, ma deve collaborare. L’operatore diventa un indagatore della mente umana, dove si annidano emozioni e pensieri patogeni.
Poiché spesso le cause sono da ricercarsi in ciò che viene omesso o che affermato in maniera distorta, oltre ad investigare ed ascoltare, è attraverso un’indagine energetica e un contatto profondo con l’aura del paziente che possiamo ricavare informazioni preziose su quelli che sono stati gli atteggiamenti mentali che hanno generato la malattia. A questo punto, lavorando sui centri energetici (chakra) e sui corpi sottili, si può agire sulle motivazioni profonde, sulle cause vere del malessere.
Cosa cura la Pranopratica?
La Pranopratica potenzia le capacità di recupero e accelera il processo di guarigione, ma il grado di efficacia della cura e il numero dei trattamenti differiscono da un soggetto all’altro:
- A seconda dall’età del paziente: sui giovani agisce più rapidamente che sugli anziani, i quali, oltre alla malattia presentano uno stato fisico di debilitazione generale.
- A seconda dello stadio del malessere: più è antico, più lungo e impegnativo risulterà l’intervento.
Molti disturbi infiammatori e funzionali possono venir trattati con successo dalla pranopratica: dolori alle articolazioni, problemi alle vie respiratorie o all’apparato digerente, allergie, malesseri del sistema nervoso…l’elenco continua: il beneficio è sicuro e non vi sono controindicazioni.
La Pranopratica Estetica:
trasformare è meglio che camuffare
La bellezza è la manifestazione esteriore del benessere psicofisico.
Molti inestetismi hanno infatti origine da cause organiche o da malesseri psicologici. Basti pensare all’adolescente nel passaggio alla vita adulta: spesso accusa ansia che tende a compensare con l’ingozzarsi di cibo spazzatura, che ben presto fa apparire sul volto e sul corpo brufoli e macchie. Ancora, le preoccupazioni della vita quotidiana favoriscono l’accentuarsi delle rughe, come il cattivo funzionamento del fegato rende l’epidermide spenta e le conferisce un colorito grigiastro.
La Bio-Pranopratica non si ferma ad analizzare e curare il problema evidente, ma agisce alla fonte, riequilibrando e mantenendo la persona in armonia fisica, mentale, emozionale. Questo perché, per l’interdipendenza delle funzioni dei diversi organi, un disturbo ne porta con sé un altro, e l’inestetismo è solo la punta dell’ iceberg. Attraverso gli incontri di Bio-Pranopratica si possono ottenere graduali riduzioni dei più diffusi inestetismi: cellulite, rughe, acne.
Un equilibrio ottimale del proprio livello energetico, mediante il quale tutto l’apparato fisico si rivela in perfetta efficienza, si traduce in un aspetto generale decisamente più gradevole.
Maurizio è a tua disposizione per sedute individuali di pranopratica, contattaci .
Un abbraccio all’anima,
Maurizio e Valentina